Io e i miei compagni abbiamo studiato un genere letterario
particolarmente coinvolgente: la fiaba.
Siamo partiti dalla lettura di fiabe presenti sulla nostra
antologia e abbiamo scoperto che un certo Vladimir Propp ha analizzato molte
fiabe classiche scoprendo che ci sono elementi ricorrenti.
Intanto i personaggi: in ogni fiaba che si rispetti c’è
sempre un eroe, un antagonista, un aiutante un donatore, un mandante, una
persona o un oggetto da ricercare.
Prendendo in esame le fiabe da noi conosciute, quelle che ci
raccontavano le nostre mamme e le nostre nonne, abbiamo riscontrato che … è
vero! Questi personaggi sono sempre presenti.
Ma le scoperte non sono finite: Propp ha individuato anche
delle funzioni ricorrenti, delle situazioni cioè che si ritrovano in ogni fiaba
classica:
allontanamento, infrazione, tranello , danneggiamento,
partenza dell’eroe, compito difficile, conseguimento del mezzo magico fino alla
lotta tra i protagonisti, la punizione dell’antagonista e l’immancabile lieto
fine.
A questo punto ci siamo messi a lavoro:
1.
Abbiamo disegnato dei personaggi (uno per ogni
tipologia), ognuno secondo la propria immaginazione;
2.
abbiamo inventato una fiaba usando ciascuno i
propri personaggi e inserendo le funzioni ricorrenti nella narrazione;
Poteva esser tutto concluso qui ma … niente
da fare:
3.
Ci siamo divisi in piccoli gruppi, abbiamo
raccolto i nostri 104 personaggi, li abbiamo divisi in categorie, mischiati e
ogni gruppo ha estratto a sorte un personaggio per ogni categoria. La sfida?
Inventare una fiaba con personaggi casuali, sforzandosi di accomunarli in una
fiaba che rispettasse le funzioni ricorrenti;
4.
Abbiamo vinto la sfida e abbiamo inventato
storie improbabili ma fantastiche!
5.
Per completare il lavoro le abbiamo illustrate e
i disegni, montati su strisce narrative, hanno accompagnato la lettura in
classe.

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